giovedì 12 marzo 2015

Immersioni

In questi giorni spesso mi è capitato direttamente o indirettamente di leggere nei vari forum a tematica trans* si parlava della transizione di genere come di un viaggio. E' un viaggio che capita di fare veramente a poche persone. Questo transumare non ha solo la meta della riassegnazione. E' appunto una transumanza, si va avanti ed indietro. Anche se si pensa che la metà finale è la riassegnazione chirurgica di genere questo benedetto viaggio ci riporta sempre indietro. E' inevitabile riflettere sul proprio passato, sulle profondità più oscure della propria anima, sui rapporti interpersonali. E' un viaggio del profondo che per forza di cose ti spoglia dall'Io e da tutte le sue difese. 
Si è disarmate davanti agli inferi della propria anima. Si sprofonda sempre più giù. Solo in quel marasma nero della propria anima si riesce a risalire in alto. Bisogna immergersi nelle profondità per cercare il tesoro. In molte persone transessuali c'è tanto dolore dovuto al non riconoscimento del proprio Sè fin dalla tenera età, la discriminazione, i problemi che spesso si hanno con le persone che non vogliono capire il percorso intrapreso e poi quando si sceglie di sfidare il mondo intraprendendo un transito tra i generi l'immersione nelle acque profonde è inevitabile. Solo riemergendo da quelle acque si ritorna a vita nuova consapevoli che il passato è qualcosa che ha contribuito a costruire la nostra identità e non un brutto ricordo da eliminare.

giovedì 5 marzo 2015

Transumanze

La transumanza è quel rito atavico che compievano i pastori di pecore delle montagne dove sono cresciuta. In inverno scendevano verso la pianura ed il mare. In primavera tornavano sulle colline e sugli alti pascoli dell'Appennino. Oggi vivo in un ambiente meno arcaico, sono pienamente immersa in una caotica vita di città, in una società post-moderna che non ha mai conosciuto la modernità, fatta di precarietà lavorativa, studi universitari, amici (ero più solitaria e meno social sulle montagne) ed impegno politico-sociale. E' una vita frenetica, veloce. Non c'è più quella lentezza della mia terra arcaica. Però è rimasta la transumanza. E ora car* lettore/lettrice ti chiederai ma quale transumanza possa esserci in città? Non ci sono greggi. Al massimo greggi di uomini e donne ma non mi riferivo a questo. La transumanza che ho ritrovato nella post-modernità ma che già vivevo nel mio piccolo mondo arcaico è quella dei generi.
Molte persone come me vanno e vengono tra i generi, su e giù, ora maschio, ora femmina, ora androgina. E' un continuo transumare. Poi mi fermo e inizio una nuovo e straordinario viaggio da cui credo che non tornerò indietro. E' il viaggio dell'adeguamento del mio corpo al mio genere d'elezione. Sì, sono una donna transgender.
Le transumanze incontrate in questi anni sono tante. La sessualità è probabilmente una continua transumanza. E' un caotico ed orgiastico viaggio polimorfo. Più cerchiamo di darle una certa direzione ed essa più la cambierà. Allora il mio obiettivo è raccontare queste transumanze queer, questi viaggi strambi della sessualità umana che va oltre la norma.